(omissis) Dichiaro che tutti coloro, i quali hanno perpetrata la nefanda ribellione nelle
provincie del Nostro Stato Pontificio, e la loro usurpazione, occupazione ed invasione
ed altre cose simili, di cui abbiamo fatto querela nelle mentovate Nostre Allocuzioni,
oppure hanno commesso alcuni tali cose, come pure i loro mandanti, fautori, aiutatori,
consiglieri, aderenti o altri quali si siano, che hanno procurato sotto qualsiasi pretesto e
in qualsivoglia modo l'esecuzione delle cose predette, ovvero le hanno per sè medesimi
eseguite, hanno incorso LA SCOMUNICA MAGGIORE, e le altre CENSURE e pene
ecclesiastiche inflitte dai Sacri Canoni, dalle Costituzioni apostoliche, e dai decreti dei
Concili Generali, e se fa bisogno di bel nuovo li Scomunico ed Anatematizzo.
Parimente dichiaro, aver essi con ciò stesso incorso egualmente le pene della perdita di
tutti e di qualunque siansi i privilegi, grazie ed indulti loro in qualsivoglia modo
concessi da Me o dai Romani Pontefici Miei predecessori; e non poter eglino essere
assolti e liberati da siffatte censure DA NESSUNO, fuorché da Me o dal Romano
Pontefice che allora sarà; ed inoltre esser eglino inabili ed incapaci di conseguire il
beneficio dell'assoluzione, fino a tanto che non abbiano pubblicamente ritrattato,
rivocato, cassato ed abolito tutti gli attentati in qualsivoglia modo commessi, e
reintegrata ogni cosa pienamente ed efficacemente nello stato di prima, o prestata in
altra maniera la dovuta e condegna soddisfazione nelle cose predette alla Chiesa, ed a
Noi, e a questa Santa Sede, ma che sempre saranno e sono a tali cose obbligati, affine di
potere conseguire il beneficio dell'assoluzione.
Comando che copie delle stesse lettere anche stampate e sottoscritte dalla mano di
qualche pubblico Notaio, e munite del sigillo di qualunque persona costituita di dignità
ecclesiastica, si presti la fede medesima in tutti i luoghi ed in TUTTE LE NAZIONI,
tanto in giudizio, quanto fuori di esso, quale si presterebbe ad esse presenti, se fossero
esibite o mostrate.
Dato in Roma presso S. Pietro sotto l'anello del Pescatore il giorno 26 Marzo del 1860
del Nostro Pontificato l'anno decimoquarto. Pio Papa IX.